B.EST Rock Festival
la preistoria
È cominciato tutto con la frase “quest’anno non c’è più AMA, organizziamo qualcosa noi?”. Il primo concerto: Junky Groove e The Wreckage (che poi si sarebbero evoluti nei NOYS, con alla batteria il direttore artistico e futuro presidente e poi vicepresidente della B.Love, Filippo Della Fonte) in piazza del municipio, domenica 16 agosto 2009. Al lavatoio era stato allestito un bel palchetto, usato però solo per un karaoke e per uno spettacolo di burattini. Il rock, avevamo deciso, meritava la piazza. Il cartellone degli eventi, molto semplicemente, si chiamava Berbenno Estate, e comprendeva anche un piccolo concerto della banda.
Negli anni successivi, dal 2010 al 2012, è stata la banda a fare da capofila e da supporto degli eventi, da lì in avanti chiamati “B.EST”, organizzati da un gruppo di ventenni con zero esperienza e tanta voglia. Il palchetto del lavatoio è diventato il centro focale di spettacoli di qualunque tipo: c’era il rock, certo, ma c’era anche il blues, il jazz, il teatro, le marionette, e pure gli ensemble cameristici di strumenti a fiato.
Sono passati pure i Thegiornalisti, nel 2012. Quelli di Tommaso Paradiso, dai che ve li ricordate. Quelli che poi nel 2019 avrebbero fatto sold out al Forum di Assago e al Circo Massimo. Quelli di “ti mando un vocale di dieci minuti soltanto per dirti quanto sono felice”. Non c’era nessuno a sentirli.
Sul palco, prima di loro, c’erano i LotoBlu: il chitarrista era un giovanissimo Gianluigi Del Molino, inconsapevole del fatto che anche per lui, come per Tommaso Paradiso, la vita sarebbe cambiata completamente dopo quella serata. Tre anni dopo sarebbe diventato vicepresidente dell’Associazione Culturale B.Love, e poi, qualche anno dopo ancora, pure presidente.